martedì 29 ottobre 2013

Medioevo in corso



La Rocca di San Silvestro


Siamo ai piedi della Rocca di San Silvestro, cuore medievale del Parco Archeominerario omonimo, l'atmosfera è surreale, l'aria è impalpabile e la nebbia avvolge le mura e la collina fino a farle sembrare un sogno.

"Medioevo in corso" è un progetto di Archeologia Sperimentale svolto in collaborazione tra Coopera e Parchi Val di Cornia S.p.A.  che ha come obiettivo ricostruire un'abitazione, simile a quelle che gli archeologi hanno riportato alla luce nel vicino castello, facendo ricorso a tecniche di costruzione di età medievale.


La sezione del progetto



Le finalità del progetto possono essere molteplici, sia in ambito di comunicazione e divulgazione, che di ricerca scientifica e restauro.
Per il vasto e variegato pubblico del Parco archeologico sono evidenti i vantaggi di carattere didattico, per la semplicità con cui è possibile trasmettere ai visitatori, specializzati e non, concetti complessi legati all’arte del costruire, saperi tra l’altro a rischio di una silenziosa scomparsa.
Per gli archeologi specializzati in Archeologia dell’Architettura è straordinario l’apporto che l’esperienza diretta può offrire ad una solida base teorica.
Altrettanto importanti le finalità di carattere pratico legate al mondo del restauro e della conservazione, grazie alla possibilità di trasformare il cantiere in un laboratorio di monitoraggio del degrado e di sperimentazione per la riproduzione di malte da destinare al restauro delle murature del castello stesso.


In Italia non conosciamo esperienze analoghe, tuttavia l’esempio più conosciuto di una sperimentazione legata all’edilizia medievale si trova nella vicina Francia, 200 km a sud di Parigi. Si tratta del castello di Guédelon, un grandioso progetto che ha avuto inizio nel lontano 1997, ma questa è un'altra storia e ve la racconteremo un'altra volta.
Nei prossimi mesi condivideremo con voi questa meravigliosa esperienza e vi racconteremo come si costruiva una casa più di 800 anni fa.

Contributo di Alessandro Fichera 

mercoledì 23 ottobre 2013

Arriva l'autunno





Nell’emisfero boreale l’equinozio di settembre segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Questi sono i cicli secondo i moti terrestri, entità assai più grandi di noi perché ci possano realmente svelare il cambio di stagione.

L’autunno, quello vero, fatto di ombrelli e di giacche leggere, è annunciato dal Ciclamino napoletano (Cyclamen hederifolium). Questa piccola pianta appartenente alla famiglia Primulaceae abita i boschi freschi di specie decidue ed è facile da avvistare in terreni ombreggiati. Non è raro trovare file di formiche che raccolgono i semi dolciastri dai fiori rosa.

In questi giorni, alla Rocca di San Silvestro, avvolta da banchi di nebbia mossi da un maestrale inquieto, i ciclamini si fanno spazio tra le bianche rocce calcaree e le radici di aceri trilobi e di lecci.

Adesso abbiamo capito: il cambio dei vestiti nell’armadio non va fatto nel giorno dell’equinozio, ma soltanto quando sui bordi delle nostre strade vediamo il ciclamino fiorito!

Contributo di Cosimo Postiglione